Articolo Fai da te Rivestimenti
La posa delle perline freccedomenica 16 dicembre 2012      


La posa delle perline è sicuramente una operazione abbastanza semplice, tanto  da essere considerato uno dei rivestimenti più facili da realizzare. Questo è dovuto alla limitata dimensione delle  perline stesse e anche al fatto che possibile modificare la struttura e correggere eventuali errori senza dover effettuare troppo interventi. Oltre ad essere un ottimo complemento d’arredo, il rivestimento in perline è utile se si ha la necessità di nascondere una parete  vecchia o scrostata o per isolare meglio i muri dall’umidità. Le perline si trovano in commercio in varie misure, ma le più diffuse sono 10 cm di larghezza per lo spessore di  1 cm, mentre la lunghezza può essere, per lo più, 1 m o 3,6 m. Naturalmente vi sono anche perline di diverse misure, anche di uno spessore maggiore, ma le più utilizzate, soprattutto per ii rivestimento delle pareti sono queste. Inoltre, sono disponibili sia già preverniciate sia grezze.

Sono lavorate lungo i bordi a maschio e femmina, in modo da potersi incastrare una nell’altra molto facilmente. In commercio si trovano perline di svariati tipi di legni, i più comuni sono abete, pino, douglas e larice, ma è possibile trovare, per rivestimenti particolari, anche perline in essenze più pregiate, anche se non tutti i fornitori ne sono provvisti, dato il loro uso meno frequente. La superfice delle perline può essere completamente liscia oppure con incavo o addirittura bombata, i profili dritti oppure smussati, e altro ancora.

Posa in opera
Tagliare la prima perlina a misura in base alla parete. Se il rivestimento è a mezza parete, possono essere utilizzate le perline da 1 m, senza la necessità di dover operare alcun taglio. Per tagliare utilizzare un seghetto alternativo o una troncatrice elettrica. La prima perlina va accostata alla parete, partendo dall’angolo, verificandone il perfetto allineamento verticale o orizzontale con l’aiuto di una livella a bolla d’aria. Il lato scanalato, ovvero quello con l0incastro femmina, va posizionato contro il muro o verso il pavimento, a seconda se il rivestimento è verticale o orizzontale.

Fissare la perlina ai listelli piantando i chiodini di legno nella linguetta. I più indicati sono i chiodini in acciaio, sottili, ma scegliendo quelli con una testa un po’ più grande rispetto al normale. In alternativa, è possibile utilizzare anche degli appositi ganci in lamiera zincata che vanno posizionati, a scomparsa, all’interno  della scanalatura femmina, ganci che vanno fissato con degli appositi chiodini forniti con la confezione dei ganci stessi.  Se si utilizzano i ganci, è necessario che la prima perlina abbia la parte scanalata maschio accostata al muro, in modo da poter utilizzare i ganci. La perlina successiva si inserisce nella scanalatura femmina, semplicemente con la spinta delle mani.

Potrebbe capitare di ritrovarsi con una perlina non perfettamente dritta, e quindi avere delle difficoltà sia ad inserire la successiva perlina nella precedente, sia  a farla combaciare perfettamente. In questo caso è possibile utilizzarla lo stesso, ma sarà necessario, con l’aiuto di uno spezzone di perlina e di un martello in bachelite o gomma,  battere un po’ per facilitare meglio l’inserimento  della perlina difettosa, diciamo così, nella scanalatura femmina.

Proseguire la fila di perline, continuando a fissarle col metodo prescelto. Tra i due, in tutti i casi, è meglio optare per l’utilizzo delle linguette, anche se il lavoro procederà meno spedito, ma sicuramente il risultato sarà migliore. Quando si arriva alla fine della parete, sia che si tratti di un angolo che di uno spigolo, quasi sempre lo spazio restante non corrisponde alla larghezza di una perlina, per cui sarà necessario segnare con una matita sulla perlina la parte eccedente, facendo attenzione a considerare anche la parte dell’incastro che verrà inserito nell’incastro femmina della perlina precedente e tagliare la parte in eccesso sempre servendosi di un seghetto alternativo.

Posa in opera di perline inclinate
Anche i questo caso, la posa in opera delle perline non presenta particolari difficoltà, la cosa importante è che il graticciato di listelli posati precedentemente, deve essere adatto a questo tipo di posa. E’ consigliabile iniziare da  un angolo basso ed è inoltre necessario fissare dei punti  di riferimento servendosi di una normale squadra a cateti uguali. Con il solito seghetto alternativo, tagliare la prima perlina a triangolo isoscele e fissarla ai listelli partendo dall’angolo in basso.

Una volta coperto l’angolo, si procede sempre tagliando le successive perline a forma di trapezio isoscele, dopo aver preso attentamente le misure, e fissarle al muro con il metodo prescelto.  Anche in questo caso, se si utilizzano gli appositi ganci, la perlina deve essere posizionata con l’incastro maschio verso il basso.
Una volta terminata la parete, applicare i bordino battiscopa e quelli angolari o piatti lungo la cornice della perlinatura, facendo attenzione a fissare i chiodini ben in profondità nel legno. Se vi sono degli spigoli, è necessario coprire i punti di raccordo delle perline con degli spigoli della stessa tipologia di legno delle perline stesse, fissandoli con i chiodino in acciaio che sono quasi a scomparsa. In tutti i casi, è possibile chiudere i fori dei chiodini di fissaggio utilizzando un po’ di stucco per legno dello stesso colore delle perline utilizzate.

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La posa delle perline è sicuramente una operazione abbastanza semplice, tanto  da essere considerato uno dei rivestimenti più facili da realizzare. Questo è dovuto alla limitata dimensione delle  perline stesse e anche al fatto che possibile modificare la struttura e correggere eventuali errori senza dover effettuare troppo interventi. Oltre ad essere un ottimo complemento d’arredo, il rivestimento in perline è utile se si ha la necessità di nascondere una parete  vecchia o scrostata o per isolare meglio i muri dall’umidità. Le perline si trovano in commercio in varie misure, ma le più diffuse sono 10 cm di larghezza per lo spessore di  1 cm, mentre la lunghezza può essere, per lo più, 1 m o 3,6 m. Naturalmente vi sono anche perline di diverse misure, anche di uno spessore maggiore, ma le più utilizzate, soprattutto per ii rivestimento delle pareti sono queste. Inoltre, sono disponibili sia già preverniciate sia grezze.

Sono lavorate lungo i bordi a maschio e femmina, in modo da potersi incastrare una nell’altra molto facilmente. In commercio si trovano perline di svariati tipi di legni, i più comuni sono abete, pino, douglas e larice, ma è possibile trovare, per rivestimenti particolari, anche perline in essenze più pregiate, anche se non tutti i fornitori ne sono provvisti, dato il loro uso meno frequente. La superfice delle perline può essere completamente liscia oppure con incavo o addirittura bombata, i profili dritti oppure smussati, e altro ancora.

Posa in opera
Tagliare la prima perlina a misura in base alla parete. Se il rivestimento è a mezza parete, possono essere utilizzate le perline da 1 m, senza la necessità di dover operare alcun taglio. Per tagliare utilizzare un seghetto alternativo o una troncatrice elettrica. La prima perlina va accostata alla parete, partendo dall’angolo, verificandone il perfetto allineamento verticale o orizzontale con l’aiuto di una livella a bolla d’aria. Il lato scanalato, ovvero quello con l0incastro femmina, va posizionato contro il muro o verso il pavimento, a seconda se il rivestimento è verticale o orizzontale.

Fissare la perlina ai listelli piantando i chiodini di legno nella linguetta. I più indicati sono i chiodini in acciaio, sottili, ma scegliendo quelli con una testa un po’ più grande rispetto al normale. In alternativa, è possibile utilizzare anche degli appositi ganci in lamiera zincata che vanno posizionati, a scomparsa, all’interno  della scanalatura femmina, ganci che vanno fissato con degli appositi chiodini forniti con la confezione dei ganci stessi.  Se si utilizzano i ganci, è necessario che la prima perlina abbia la parte scanalata maschio accostata al muro, in modo da poter utilizzare i ganci. La perlina successiva si inserisce nella scanalatura femmina, semplicemente con la spinta delle mani.

Potrebbe capitare di ritrovarsi con una perlina non perfettamente dritta, e quindi avere delle difficoltà sia ad inserire la successiva perlina nella precedente, sia  a farla combaciare perfettamente. In questo caso è possibile utilizzarla lo stesso, ma sarà necessario, con l’aiuto di uno spezzone di perlina e di un martello in bachelite o gomma,  battere un po’ per facilitare meglio l’inserimento  della perlina difettosa, diciamo così, nella scanalatura femmina.

Proseguire la fila di perline, continuando a fissarle col metodo prescelto. Tra i due, in tutti i casi, è meglio optare per l’utilizzo delle linguette, anche se il lavoro procederà meno spedito, ma sicuramente il risultato sarà migliore. Quando si arriva alla fine della parete, sia che si tratti di un angolo che di uno spigolo, quasi sempre lo spazio restante non corrisponde alla larghezza di una perlina, per cui sarà necessario segnare con una matita sulla perlina la parte eccedente, facendo attenzione a considerare anche la parte dell’incastro che verrà inserito nell’incastro femmina della perlina precedente e tagliare la parte in eccesso sempre servendosi di un seghetto alternativo.

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Una volta coperto l’angolo, si procede sempre tagliando le successive perline a forma di trapezio isoscele, dopo aver preso attentamente le misure, e fissarle al muro con il metodo prescelto.  Anche in questo caso, se si utilizzano gli appositi ganci, la perlina deve essere posizionata con l’incastro maschio verso il basso.
Una volta terminata la parete, applicare i bordino battiscopa e quelli angolari o piatti lungo la cornice della perlinatura, facendo attenzione a fissare i chiodini ben in profondità nel legno. Se vi sono degli spigoli, è necessario coprire i punti di raccordo delle perline con degli spigoli della stessa tipologia di legno delle perline stesse, fissandoli con i chiodino in acciaio che sono quasi a scomparsa. In tutti i casi, è possibile chiudere i fori dei chiodini di fissaggio utilizzando un po’ di stucco per legno dello stesso colore delle perline utilizzate.

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